Buttare il cuore al di là dell’ostacolo, ancora una volta
È passata una settimana dai nostri mini stati generali della cultura indipendente a Firenze, e ancora gli ingranaggi nella mia testa girano all’impazzata.
Le domande aperte sono tante, le questioni difficili, tante parole vengono spesso usate a sproposito, invece di essere studiate, soppesate. Il lavoro da fare è enorme e, probabilmente, alle condizioni date, la nostra generazione in questa città non avrà mai vita facile. Troppo spesso i propositi di partenza sono ottimi, ma vengono logorati in breve tempo dal cinismo e dallo sconforto per la mancanza di ascolto, di soldi, di risultati.
C’è un però.
Il 4 ottobre qui c’è stata una ventata di calore e di energia che non mi aspettavo. Siete stati tanti, eravate interessati, attenti, molti entusiasti, e come ha detto bene Sofia: sono queste occasioni che ti ricordano perché hai deciso di dedicarti a questo lavoro così dolce ed estenuante allo stesso tempo, in cui senti che, ancora una volta, puoi lanciare il cuore dietro l’ostacolo perché non sei solo.
Cambieremo questa città domani, o l’anno prossimo? No.
Tutt’a un tratto pioveranno finanziamenti dal cielo? Certo che no.
Ma ognuno di noi, adesso, ha dei numeri in più nella propria rubrica. E magari, per realizzare il prossimo progetto, qualche testa e qualche cuore in più a cui chiedere una mano, quando chi dovrebbe dartela non lo fa.
Si parte anche solo così.
Poi chissà, quante cose possono succedere.
Grazie a LLaika Collettivo, che presentandosi ci ha dato l’occasione di ri-conoscerci, e grazie ad ARTigliera, Lumen Firenze, Street Levels Gallery, Three Faces Publish | C4 Firenze, Alice Storyteller e Lungarno, per esserci stati e per provarci ancora, nonostante tutto.