
Il secondo appuntamento con I versi dell’Ornitorinco è una performance poetica a base di corpo, testo, megafono e hula hoop.
Francesca Gironi scrive poesie dedicate all’Enel e all’amministratore di condominio. Confonde la polizza dell’assicurazione con un’invocazione, trasforma gli annunci di Trenitalia in un discorso amoroso.
La danza crea ulteriore ambiguità, espande e distorce il senso del testo, così da creare una lingua dei gesti del tutto arbitraria che qua contraddice e confonde, là aggiunge ed enfatizza.
Per dire poesie con tutto il corpo.
Su questo treno è prevista
la carrozza di disillusione
ferma in tutte le stazioni
tranne la speranza. Ci scusiamo
per il disagio.
NEXT STOP.
Francesca Gironi è nata ad Ancona. Danzatrice e poeta, attiva nella scena della poesia performativa, esplora il confine tra danza e poesia. Ha pubblicato due raccolte di poesie: Il diretto interessato (Marco Saya Editore 2021, Premio Bologna in Lettere) e Abbattere i costi (Miraggi, 2016). Con la raccolta inedita A è finalista al Premio Nazionale Elio Pagliarani. Con CTRL ZETA, performance di poesia e danza, vince il premio internazionale di arti performative CROSSaward. È stata ospite del Festival Spoken Word Madrid. Dal alcuni anni porta in scena la sua performance di poesia in locali, teatri, musei e festival. Ha partecipato a numerosi poetry slam. Come danzatrice e coreografa è stata ospite di festival di danza e residenze artistiche esplorando l’ibridazione tra i linguaggi. La sua ultima performance GPTƏ indaga il rapporto donna-macchina.
@foto di Francesca Tilio