Gli ornitorinchi leggono un libro di racconti e consigliano letteratura dell’Est Europa

Caro Bob-Waksberg, sei molto bravo, questo lo abbiamo ammesso, ma purtroppo non hai convinto tutti. Il tuo Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata è apparso principalmente come un esercizio di stile, in cui emergono le tue qualità di sceneggiatore e la tua capacità di giocare con toni e registri, ma c’è chi le ha percepite come fastidiose, una lettura che non chiede lo sforzo di andare a fondo o di andare oltre, una lettura addirittura inutile (sì, non ci risparmiamo, qui i mezzi termini non li vogliamo).

Ma non ti preoccupare Raphael, questo non è il giudizio unanime: molti altri si sono divertiti, hanno apprezzato la tua apparente leggerezza, convenendo che, per chi vuole ascoltare, le corde giuste te le tocca, senza usare l’escavatore di ultima generazione che tutto smista e smuove.

Riassumiamo.

È più probabile che ti piaccia se: sai apprezzare i dribbling virtuosistici fatti per compiacere la folla di tifosi, anche senza gol annesso; ti è piaciuto BoJack Horseman; sei un millenial; sei un maschio etero; il prossimo viaggio in programma sono gli Stati Uniti; lo alternerai ad altre letture.

È facile che non ti piacerà se: ami follemente Virginia Woolf; non andresti mai alla Scuola Holden; non te ne frega niente del calcio; sei un’assidua lettrice donna; prediligi le invasioni alle evasioni.

 

Proseguendo con il secondo punto all’ordine del giorno, abbiamo proposto e votato un libro di letteratura dell’Est Europa (dove per Est Europa si intende tutta l’area ex URSS). Contrariamente al solito ci sono state poche lamentele e poche faide, e il titolo vincitore si è aggiudicato la maggioranza con il benestare di tutti i presenti. Presentatosi all’appello con ben due titoli, ha vinto il bulgaro Georgi Gospodinov, con Fisica della malinconia (ed. Voland). Questi gli altri contendenti, tutti altrettanto validi:

  • Il pozzo, Regīna Ezera (Iperborea)
  • Cronorifugio, Georgi Gospodinov (Voland)
  • Trilogia della città di K., Agota Kristòf (Einaudi)
  • Le braci, Sándor Márai (Adelphi)
  • Una questione di pelle, Marina Vujčić (Bottega Errante Edizioni)
  • Il Paese dove non si muore mai, Ornela Vorpsi (Minimum Fax)
  • L’eredità delle Dee, Katerina Tuckova (Keller)

Detto ciò, vi lasciamo alla lettura di Organica di Laura Marinelli (Moscabianca), di cui parleremo prima con l’autrice in persona domenica 19 marzo alle 17.00, e tra di noi il giorno successivo, lunedì 20 marzo alle 19.00.