Tag Archivio per: gli ornitorinchi leggono

Penultimo appuntamento di questa stagione del gruppo di lettura = due ore di discussione piena piena.
Due ore di discussione su un libro che, per di più, ha messo d’accordo praticamente tutte e tutti, alias: L’Università di Rebibbia.
Ma Goliarda Sapienza fa quest’effetto, c’è poco da dire.

Centotrentotto pagine che molti di noi hanno sottovalutato, illudendosi che la brevità del libro corrispondesse ad una lettura veloce, esauribile in poche sere. Ma, cari i miei piccoli lettori, non se la scrittura è quella sapiente della nostra amata Goliarda. E questo non perché sia una prosa ostica o respingente, tutt’altro: lo stile è così poetico, armonioso e denso di immagini, che risulta difficile non soffermarsi a leggere e rileggere ogni riga per essere sicuri di non perdere neanche una goccia della bellezza che trasuda.

Quello che lo rende così speciale, poi, è che tutta questa meraviglia è contenuta in un libro che parla di carcere.
Ad alcuni, pur constatando l’ineccepibilità della scrittura, questo accostamento è risultato stridente, a tratti supponente. Pure all’epoca la sua visione del carcere è stata tacciata di eccessivo romanticismo e idealizzazione, con tutti questi personaggi a tratti fiabeschi e questi dialoghi quasi surreali. Anche la classe sociale da cui proviene Goliarda Sapienza ha un peso, una classe agiata e privilegiata che non si può nascondere e che ha reso la sua esperienza carceraria inevitabilmente differente rispetto a chi viene dalla strada.

Ma tutto questo l’autrice non l’ha mai negato: è una scrittrice, la romanticizzazione e le licenze poetiche che (forse) si è concessa derivano dal fatto che si tratta di un romanzo, non di un saggio antropologico. È anche ben cosciente del proprio status sociale, non lo nega e anzi, lo dichiara più volte nel testo, proprio per riflettere sulle differenze e sui problemi che pervadono la nostra società. Tutto questo mantenendo uno sguardo onesto, sensibile, e profondamente umano, da cui dovremmo solo imparare.

Responso: leggete Goliarda e godetene tutti.

Questo mese abbiamo cannato in pieno la data. Diciamo sempre che il gruppo di lettura si riunisce il terzo lunedì del mese e invece no, per maggio abbiamo segnato il quarto. Così, a caso eh, per sbadataggine. Ma l’abbiamo lasciato, perché ci piacciono l’autenticità e l’umanità che stanno dietro l’errore, l’imperfezione, la sbavatura. In una società che ci vorrebbe perfetti, precisi, sempre sul pezzo, noi ci concediamo il lusso dello sbaglio, anzi alziamo i calici proprio a ciò che esce dagli schemi. Come un 22 maggio che si spaccia per un terzo lunedì, ma non lo è.

(Falso, tutto bello e condivisibile, ma la vera verità è che diventava troppo complicato cambiare nuovamente il calendario, rischiavamo di perdere qualcuno per strada. Ma chi siamo noi per non usarlo come pretesto per inneggiare all’imperfezione? Eccappunto)

Questo incipit è proprio come il nostro gruppo di lettura: un’occasione di confronto per parlare davvero di qualunque cosa. Partiamo da un libro, e chissà dove i nostri voli pindarici possono portarci. La rampa di lancio di questo finto terzo lunedì sarà L’Università di Rebibbia di Goliarda Sapienza. Per scoprire quanto in là possiamo arrivare, venite a trovarci, ascoltarci, parteciparci.

Vi aspettiamo sulla linea del via il 22 maggio alle 19.00.

Temevamo ci sarebbero stati scontri più accentuati, eravamo certi che Gospodinov con la sua prosa postmoderna si sarebbe rivelato più divisivo, ma così non è stato. Non sappiamo se i detrattori abbiano sofferto di eccessiva timidezza, o se il celebre autore bulgaro si sia dimostrato innegabilmente bravo, fatto sta che il giudizio finale su Fisica della malinconia si può riassumere così:

È un libro che andrebbe centellinato, degustato, e non divorato come alcuni di noi sono stati costretti a fare per esigenze di tempo. Richiede la predisposizione a perdersi nei suoi labirinti, senza fretta, lasciandosi ispirare o trasportare dalle immagini, dai quadri, dalle riflessioni, dagli input che dissemina di pagina in pagina. All’inizio si è tentati di tenere ben saldo il filo di Arianna a cui siamo abituati ad aggrapparci (in letteratura come nella vita), ma, ad un certo punto, ci si rende conto che l’unica possibilità per non perdersi è proprio lasciar andare quel filo: il cerchio prima o poi si chiuderà e ritorneremo al punto di inizio.

Non tutti però hanno voglia di fare questo patto e lasciarsi andare, oppure, molto banalmente, può non essere il momento giusto per farlo. C’è chi chiede a gran voce più chiarezza, chi ha invocato nuovamente l’esercizio di stile, chi ha chiuso il libro e l’ha dimenticato in fretta.

Come ha detto giustamente qualcuno: spesso è necessario un certo livello di empatia (oh, guarda, un termine a caso) e affinità tra lo spirito dell’autore o autrice e il nostro, perché un libro ci piaccia. Questo potrebbe essere un caso particolarmente esemplificativo.

Chiusa la faccenda Fisica della malinconia – su cui eravamo tutti d’accordo che avremmo potuto disquisire e filosofeggiare per una settimana intera, abbiamo proseguito con la scelta del graphic novel che leggeremo come ultimo (sigh!) libro di questa meravigliosa stagione di GOL. Molti si sono orientati sui grandi classici, perché i nostri ornitorinchi lettori sono molto eterogenei, e abbiamo convenuto fosse il caso di approcciarsi a questo genere partendo dalle basi, ma non sono mancate proposte più recenti e all’avanguardia.

Il podio, infine, lo ha conquistato un libro che amiamo moltissimo, che abbiamo presentato con l’autrice nell’estate 2022, e non possiamo che essere felicissime se continuerà a diffondersi il verbo: Mor. Storia per le mie madri, di Sara Garagnani (add editore).

I candidati erano comunque tutti – ma proprio tutti – validissimi, bisogna dirlo:

  • Persepolis, di Marjane Satrapi (Rizzoli Lizard)
  • Pelle d’uomo, di Hubert e Zanzim (Bao Publishing)
  • Le malerbe, di Gendry-kim Keum Suk (Bao Publishing)
  • Jonas Fink, di Vittorio Giardino (Rizzoli Lizard)
  • Basilicò, di Giulio Macaione (Bao Publishing)
  • Giorni felici, di Zuzu (Coconino Press)
  • Poema a fumetti, di Dino Buzzati (Oscar Mondandori Ink)
  • La mia vita postuma, di Hubert e Zanzim (Bao Publishing)
  • Cinzia, di Leo Ortolani (Bao Publishing)
  • La trilogia Nikopol, di Enik Bilal (Alessandro Editore)
  • Crawl Space, Jesse Jacobs (Eris)

E ora daje di Goliarda Sapienza e L’Università di Rebibbia

Oramai quella degli ornitorinchi che leggono è diventata a tutti gli effetti una grande famiglia.
In questo caso, poi, le riunioni di famiglia non sono quei compiti obbligati in cui temere i giudizi o i commenti inappropriati di qualche vecchio zio. Anzi, sono il momento più atteso, e si fondano proprio sui commenti più sfacciati e fuori dai denti, senza il timore che volino piatti, porte o insulti e che qualcuno venga diseredato. Il tutto corredato da vino e dolcetti fatti in casa, come le migliori tavolate coi parenti richiedono. Potrebbe essere meglio di così? Noi non crediamo.

In questo lunedì 17 aprile, a partire dalle 19.30 il menù prevede:

Discussione animata su Fisica della malinconia di Georgi Gospodinov. La prosa dell’autore bulgaro candidato al Booker Prize 2023 ha diviso il gruppo: c’è chi l’ha amata, chi l’ha trovata respingente, chi non l’ha capita, chi ha letto il libro e l’ha già dimenticato. Vincerà qualcuno? Chiaramente no, è questo il bello.

Proposte di titoli per la lettura di un graphic novel (ultimo libro di questa lunga stagione di GOL), con conseguente votazione ed elezione del prescelto.

Ritiro delle copie de L’Università di Rebibbia di Goliarda Sapienza, il libro di letteratura italiana sul quale ci confronteremo a maggio.

 

Bonus 1 pre-incontro: alle 18.00, se qualcuno potesse arrivare in anticipo, la presentazione con Monica Gagliano e Francesca Matteoni di Così parlò la pianta (ed. Nottetempo)

Bonus 2 post-incontro: cena in compagnia, perché più è il tempo passato insieme più siamo felici.

 

 

Autrice: Goliarda Sapienza
Editore: Einaudi
Pagine: 140
Prezzo: 12,00€

 

L’arte della gioia dev’essere un romanzo maledetto. Per esso Goliarda si ridusse in assoluta povertà e andò persino in galera per aver rubato una manciata di gioielli. E quel fremito letterario per il quale era disposta a un gesto disperato si mantiene in queste pagine, in cui racconta la sua detenzione a Rebibbia, scuola di vita, vera e propria università che insegna, senza le illusioni e le ipocrisie della vita ordinaria, la dura e autentica dimensione della convivenza umana. Ma in quell’universo freddo e spietato, Goliarda scopre anche cosa vuol dire solidarietà, calore, amicizia, spontaneità, impossibili nel mondo di fuori dove si è meno liberi e sicuri. Intellettuale libera e anticonformista, Goliarda Sapienza ci offre, con sguardo lucido e penetrante, uno spaccato sorprendente che rovescia tutti i nostri stereotipi su una realtà sconosciuta e per questo tanto piú rivelatrice.

È GOL! È GOL! È GOL è GOL è GOL! (cit.)

Sì, è GOL – Gli ornitorinchi leggono, il nostro gruppo di lettura, che ogni volta pensiamo non possa regalarci ancora più gioie e invece lo fa, immancabilmente, facendosi più grande, più intenso, stringendo i legami.

Quali altre sorprese ci riserverà? Lo scopriremo in questo terzo lunedì del mese, il 20 marzo, quando i nostri ornitorinchi vecchi e nuovi si riuniranno per parlare insieme di Organica, la distopia che abbiamo letto come libro di fantascienza, di cui incontriamo l’autrice Laura Marinelli domenica 19 marzo.

Dopo aver espresso i nostri pareri più spietati e dissennati, sarà il momento di decidere un titolo di letteratura italiana. Chi lo desidera può propone un libro, descrivendolo e difendendolo meglio che può. Una volta che tutti i candidati saranno stati scritti sulla nostra lavagna un po’ arrangiata, si procede con la votazione segretissima. Il romanzo vincitore sarà quello che ci accompagnerà dal 17 aprile al 20 maggio.

A questo punto pacche sulle spalle, chi ne ha bisogno recupera la propria copia di Fisica della malinconia di Gospodinov (letteratura dell’est europa, il prossimo libro in lettura), qualcuno va a cena qui vicino, e tanti saluti al mese prossimo (no, non è vero, non è quasi mai il mese prossimo, il più delle volte ci si vente e ci si sente prima, perché ormai ci si vuole bene e un mese sarebbe troppo)

Il tema dell’ultimo libro in lettura di GOL – il nostro book club (per chi non lo conoscesse: shame on you, ma potete sempre recuperare e, soprattutto, aggiungervi, se lo desiderate) è stato la temutissima Fantascienza. Genere divisivo come pochi altri, appassiona e porta ai limiti, in tutti i sensi. Tra le tante proposte pervenute (se volete sapere com’era andata quel giorno, cliccate qui) ha vinto Organica, di Laura Marinelli (ed. Moscabianca).

E avendo noi l’immensa fortuna che Laura è una persona molto gentile e disponibile, si è dichiarata felice di incontrarci di persona per parlare insieme della sua ultima fatica, nonché ultimo orgoglio: ORGANICA.

Ruth è una ragazza madre che vive in una città tenuta, come molte altre, sotto scacco da due forze che ne regolano ogni aspetto: una è il Go, l’ente governativo che gestisce la produttività degli abitanti; l’altra, ben più subdola, è la Jester, ovvero la società che si occupa del marketing e della promozione dei prodotti. Se bisogna produrre, bisogna infatti consumare, e chiunque lo fa ormai ciecamente. Ruth è una lavoratrice speciale, un’addetta alla fornitura di organico. La Nuova Banconota, denaro ma al tempo stesso prodotto, è infatti realizzata a partire da residui organici umani. Mentre assistiamo alla lenta discesa di Ruth e al suo annullamento come individuo, Laura Marinelli ci racconta a margine quali altre vite si sono esaurite a causa di burocrazie kafkiane e mercificazione infinita. La distopia di Marinelli è una distopia biocapitalista: quando non resta altro da sfruttare, si cominciano a corrodere i corpi e le identità stesse.

 

Dai, che la fantascienza fa meno paura se la affrontiamo insieme, e soprattutto se possiamo interrogare di persona chi di fantascienza scrive.

Quindi: ritrovo qui domenica 19 marzo alle 17.00. E che la forza sia con noi.

Autore: Georgi Gospodinov
Editore: Voland
Pagine: 336
Prezzo: 15,00€

 

Un ragazzo è affetto da una strana sindrome: soffre di empatia, è capace di immedesimarsi nelle storie degli altri. Inizia così un viaggio nel mondo del possibile, nel labirinto dei sentimenti mai provati, delle cose mai accadute eppure reali più del reale stesso. Questo “io” coraggioso e impertinente va e viene dal passato, fa incursione in un futuro di cui abbiamo già nostalgia, e ritorna con un inventario di storie sull’autunno del mondo, sui Minotauri rinchiusi in ognuno di noi, sulle particelle elementari del rimpianto, sul sublime che può essere ovunque.

Georgi Gospodinov Nato a Jambol nel 1968, è poeta innovativo e raffinato, prosatore e studioso di letteratura, oggi considerato lo scrittore più talentuoso della Bulgaria. Con il suo esordio narrativo, Romanzo naturale (Voland 2007), accolto come una vera rivelazione, ha immediatamente incontrato il favore di critica e pubblico che ne hanno decretato lo straordinario successo, e ha ottenuto il primo premio del concorso Razvitie per il romanzo bulgaro contemporaneo. È tradotto in diciannove lingue.

La gente in Italia non legge più? Se venite a trovarci ogni terzo lunedì del mese saremo felicissimi di dimostrarvi il contrario.

Non solo leggiamo, ma abbiamo voglia di confrontarci e parlarne insieme: siamo tanti, tra poco dovremo fare una spedizione all’ikea per comprare nuovi sgabelli, stiamo imparando a conoscere i nostri gusti, affinare le proposte, usciamo dalle nostre comfort zone e ne creiamo di nuove.

In questo freddo febbraio ci troveremo lunedì 20, come sempre alle 19.00, per parlare degli assurdi, sarcastici, a volte strazianti racconti di Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata di Rapahel Bob-Waksberg, per poi proseguire proponendo e infine votando il libro di letteratura dell’Est Europa che leggeremo dal 20 marzo al 17 aprile.

Subito in coda, invece, ci aspetta già pronta Organica, distopia di Laura Marinelli edita Moscabianca, che questa volta avremo persino la fortuna di interrogare di persona domenica 19 marzo.

 

Non serve prenotare né avvisare, potete decidere se venire anche alle 18:59 del giorno stesso, e, soprattutto, se non ve la sentite di dire la vostra, assicuriamo solennemente che l’era delle superiori è finita e nessuno vi chiederà di parlare se non lo vorrete. Potete anche solo ascoltare e rubare consigli in sordina, così come potete gridare alla ciofeca se il libro non vi è piaciuto. Per sicurezza rimandiamo sempre al manifesto degli ornitorinchi: https://librerialornitorinco.it/gruppo-di-lettura/#manifesto

Primo appuntamento 2023 di GOL, il gruppo di lettura più fiko di tutta la città.

Programma della serata:

  • Inizio alle 19.00
  • Saluti, chiacchiere, vino, birre, altri saluti, altre chiacchiere, baci e abbracci
  • Parliamo di Le stelle si spengono all’alba di Richard Wagamese, il titolo di letteratura nordamericana che ha vinto in una delle votazioni precedenti all’urlo di “o donne o indiani” (questa volta sono indiani). L’avranno finito tutti nonostante (o grazie a) le feste di mezzo? Sarà piaciuto? Non sarà piaciuto? Nasceranno nuovi amori? Lo scopriremo.
  • Tiriamo le somme e passiamo al prossimo punto: l’elezione del libro che leggeremo dal 20 febbraio al 20 marzo, che il destino ha voluto sia un libro di fantascienza. Chi ha delle proposte si fa avanti e prova a difenderle nel migliore dei modi, corrompendo, sabotando, supplicando, come gli riesce meglio. I titoli suggeriti vengono scritti sul nostro tabellone, ognuno esprime segretamente la propria preferenza e si procede allo spoglio dei voti in diretta, con sottofondo di entusiasmo e disappunto ad ogni voto letto ad alta voce. Il libro che si sarà guadagnato il maggior favore dei partecipanti sarà il titolo prefissato per il mese successivo.
  • Chi lo desidera può acquistare Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata di Raphael Bob-Waksberg, il libro di racconti che ha avuto la maggioranza la volta precedente e che leggeremo dal 16 gennaio al 20 febbraio.
  • Saluti, chiacchiere, vino, birre, altri saluti, altre chiacchiere, baci e abbracci
  • Fine ore 21.00 circa

Regola universale: può partecipare chiunque, non serve prenotarsi, potete unirvi all’ultimissimo anche se non avete letto il libro, potete ascoltare e non parlare (ma non parlare senza ascoltare, quello no), prendere appunti, venire una volta e poi mai più, diventare dei fedelissimi che non si perdono manco un appuntamento, come vi va.
Il gruppo telegram su cui restare aggiornati è questo: https://t.me/gli_ornitorinchi_leggono

Tag Archivio per: gli ornitorinchi leggono

Nessun risultato

Spiacente, nessun articolo corrisponde ai tuoi criteri