Tag Archivio per: Katerina Tuckova

Autrice: Katerina Tuckova
Editore: Keller
Pagine: 416
Prezzo: 18,50€

 

Fra poco saprai tutto, bambina mia

Dai nostri avi abbiamo ereditato le cose più disparate: uno specchio antico con il manico d’argento, lunghi cappotti fuori moda, soprammobili al limite del cattivo gusto, un modo di toccarci il naso quando siamo nervosi, la forma arcuata delle sopracciglia, talvolta anche dei debiti che non possiamo pagare.

Dai nostri antenati, però, non ci rimane soltanto il patrimonio materiale o genetico: perché i nostri avi ci lasciano anche sempre qualcos’altro, qualcosa che a volte può essere sia una fortuna che una maledizione.

Ed è questo che accade a Dora, ultima discendente di una stirpe di donne, le «dee», dotate di poteri incredibili e magici: conoscono le erbe e le loro proprietà curative, possono prevedere il futuro e, attraverso delle formule magiche, possono persino placare le tempeste.
Queste donne, che vivono in una remota regione dei Carpazi bianchi, sono sopravvissute all’avvento del Cristianesimo, alla caccia alle streghe, all’interdizione dei sacerdoti, alle ricerche misticheggianti dei nazisti, ma non al regime comunista. Il regime condanna le dee, sopprime le loro pratiche, i loro saperi: tutto finisce sotto le indagini e il controllo delle autorità socialiste.
Dora si mette meticolosamente in cerca del passato genealogico delle dee, rincorre la memoria scavando nei documenti d’archivio, nell’origine delle persecuzioni, nei racconti elusivi delle dee superstiti, nei frammenti di storie raccolte ascoltando testimonianze e nei testi che la rapiscono così tanto da farle passare nottate insonni, notti in cui mischia l’invenzione alla realtà, i sogni agli eventi realmente accaduti.

E Dora, che crede di non aver ereditato nessun potere dalle proprie antenate, scopre che non è del tutto così. Attraverso la ricostruzione del passato e dei destini delle sue ave può fare una cosa splendida, meravigliosa: può riabilitare il nome delle dee, raccontare al mondo la sapienza di queste donne, far emergere le loro storie dalle tenebre in cui erano sprofondate.

Resistere, continuare ostinatamente a cercare e impedire che qualcosa venga dimenticato, frantumato e oscurato è l’eredità più importante che ci viene affidata.
E non è un atto magico questo?