Leda. Che solo amore e luce ha per confine

Autori: Sara Colaone, Francesco Satta, Luca De Santis
Editore: Coconino Press
Pagine: 212
Prezzo: 19,50€

 

Tipografa, scrittrice, editrice, anarchica, musulmana, zingara, chiromante.

Leda Rafanelli è stata tutte queste cose insieme.

Nata a Pistoia nel 1880, è stata tra gli anarchici individualisti più influenti del secolo scorso, una donna dal carisma e dal magnetismo irresistibili, che fecero perdere la testa a Carrá e a Mussolini.

Ha vissuto due guerre mondiali e mille vite in una, morendo a Genova ultranovantenne nel 1971.

Il graphic novel che ce ne racconta la storia è un piacere sia da leggere che da sfogliare, un capolavoro della narrazione che cambia tratto a seconda dello scenario, che si tratti di un sogno, che l’ambientazione sia Alessandria, che sia la Milano del 1910, con l’apice in un Filippo Tommaso Marinetti disegnato come si sarebbe ritratto lui stesso, in pieno stile futurista.

Un consiglio di cuore, sia per riesumare la memoria perduta di Leda Rafanelli, sia perché possa continuare a sedurre, contagiare e ispirare per l’intensità, la passione e soprattutto la coerenza con cui ha vissuto. Quella che permette di essere anarchici e musulmani al tempo stesso.

Credo che ascoltarsi ed essere coerenti con sé stessi siano i principi fondamentali che ti permettono di raggiungere, superare e sopportare qualsiasi cosa. Essere profondamente sinceri e fedeli alle proprie convinzioni e ai propri sentimenti, anche nella contraddizione.

Leda è sempre rimasta fedele a sé stessa, a tutte le Leda diverse che era, pur rimanendo una.

Ti diranno matta un giorno, ma solo noi sapremo quanto è stato faticoso vivere con troppe anime dentro.