Autore: B. Traven
Editore: WOM Edizioni
Pagine: 72
Prezzo: 9,90€

E se un giorno incontraste il Diavolo, Dio e la Morte in persona, con chi patteggereste? Un patto con la morte in cambio di metà tacchino arrosto. Basta questo apparentemente piccolo privilegio al poverissimo taglialegna Macario per ritrovarsi afferrato in un insolubile intreccio in cui il destino, come nelle più cruente fiabe, annoda la magia, la speranza, la gioia e il sogno all’orrore e alla disperazione, per rianimare la forza mitopoietica del racconto e dar vita ad una potente rivisitazione proletaria della leggenda di Faust.

Considerato uno dei migliori testi di B. Traven*, Macario è una favola capace di risvegliare gli arcani e le forze primigenie del mito e al contempo sviscerare con occhio dissacrante l’eterna lotta di potere tra ricchezza e povertà.

*Chi era B. Traven? E chi lo sa. Utilizzando tutte le tecniche di mimetizzazione per sovvertire le trappole dell’identità, quest’eterno clandestino, resterà fedele al suo adagio: «L’uomo creativo non deve avere altra biografia, al di fuori delle sue opere». Da qui l’assoluto mistero che lo circonda, che nel tempo gli ha conferito un totale di una trentina di pseudonimi, più o meno altrettanti luoghi e date di nascita e quattro o cinque nazionalità diverse.