“Sarebbe bene liberarsi della biomassa umana… La soglia vegetale accettabile è stata superata da troppo tempo. È ora di agire. Da oggi riconosceremo una sola giustizia: la Giustizia della Giungla!”.
Le specie vegetali costituiscono l’80% dell’intera massa vivente del pianeta. E se si fossero stufate di noi? Una guerra rocambolesca contro l’umanità condotta a colpi di giganteschi robot e autostrade verdi. La fine dell’Antropocene non è mai stata così divertente come nel nuovo apocalittico fumetto di Lise & Talami, già vincitori del Premio Micheluzzi 2019.
L’Uomo distruggerà la Terra, si dice da trent’anni. L’Uomo distruggerà l’Uomo, ammoniscono gli scienziati in tempi più recenti. Questo libro racconta invece che la Terra distruggerà l’Uomo. L’alleanza di piante, funghi e specie viventi si ribellerà al consumo del suolo, alla cementificazione sfrenata, all’inquinamento e sradicherà la razza umana dal nostro (loro?) pianeta, segnando la fine di un’era alla quale avevamo appena dato un nome. L’Antropocene svanirà tra battaglie di enormi robot dalle sembianze animali, reti di connessioni organiche, infrastrutture brulicanti come autostrade di gelsomini e prezzemolo che ricopriranno tutto il pianeta.
Cacciatori e consumatori di bistecche, deforestatori, abitanti di mega-condomini con parcheggi multipiano, tremate! Sta arrivando la Riconversione Verde! Riuscirà l’umanità intontita e cieca a reagire? Il risultato sembra scontato, ma assistervi attraverso le pagine dense di gag surreali di Jungle Justice è dannatamente divertente. Una risata ci estinguerà.