Tag Archivio per: narrativa

Autrice: Elisabetta Valentini
Editore: Accento
Pagine: 168
Prezzo: 16,00€

Elisabetta Valentini ha solo diciassette anni quando la sua esistenza cambia e da timida studentessa di Firenze diventa una modella di fama internazionale. Una nuova vita fatta da voli aerei, servizi fotografici, feste esclusive, vip e celebrità, che lei stessa osserva con stupore ma anche con un certo distacco, protagonista di un mondo che forse non le appartiene. E mentre la sua carriera raggiunge livelli altissimi, per la giovane indossatrice diventa ancora più difficile conciliare i propri impegni con la storia d’amore, travolgente e complicata, che si trova a vivere con un celebre attore italiano. Un nome che nel testo non viene mai citato ma che le cronache del tempo ci svelano essere il grande Ugo Tognazzi.

Uscito nel 1988 nella serie “Mouse to Mouse” curata da Pier Vittorio Tondelli e da allora mai più ristampato, Fotomodella racconta in presa diretta un momento storico per la moda e per la società come la nascita del fenomeno delle top model, e allo stesso tempo ci restituisce l’energia creativa, l’esuberanza e la follia degli anni ’80 al loro apice.

Autrice: Lidia Yuknavitch
Editore: Nottetempo
Pagine: 208
Prezzo: 17,00€

In un villaggio dilaniato dell’Europa Orientale, una fotografa americana cattura un’immagine che mostra con forza terribile la follia della guerra: una bambina fugge dall’esplosione che ha appena inghiottito la sua casa e la sua famiglia e vola verso l’obiettivo – verso chi guarda, al riparo dal pericolo. La foto vince premi e diventa un’icona in tutto il mondo. Ma soprattutto diventa l’ossessione della prima donna a cui la fotografa spedisce lo scatto, una scrittrice già tormentata da una devastante tragedia personale che, di fronte a quell’immagine, precipita in una depressione profonda. Il marito e alcuni amici tentano di rintracciare la ragazzina sconosciuta e portarla negli Stati Uniti, salvandola così da salvare anche la donna e ricondurla alla vita. Ma cosa accadrà quando questi mondi lontani – Est e Ovest, reale e virtuale, poesia dell’attimo e spietatezza del quotidiano – si incontreranno e scontreranno?

Lidia Yuknavitch con il suo lucido coraggio ci conduce fino al punto in cui è “impossibile distinguere le macerie dalla realtà”. Lasciarsi cadere è un romanzo struggente sulla ferocia della Storia, della vita, e sulla tenacia di chi resiste.

aa.vv.
Editore: Pidgin
Pagine: 328
Prezzo: 25,00€

Il Matto è un ragazzino che plasma dei genitori più premurosi usando rifiuti organici; il Bagatto è un singolare santone che spinge adepti disadattati a compiere colorati atti vandalici; l’Eremita è una matrioska di narratori, ciascuno a suo modo scrittore e asceta; la Ruota della fortuna è una grottesca performance a cui una ragazza accetta di partecipare per sfuggire al circolo vizioso di una vita senza sbocchi.

In questo primo volume dell’antologia “Cloris: storie per i tarocchi”, a cura di Vargas, undici autori si cimentano nella scrittura di novelle basate sui primi undici arcani maggiori, dando un’interpretazione personale ai significati che si celano in ciascuna carta, per rendere concreto e disturbante l’esoterico calandolo in una realtà quotidiana e palpabile.

Si avvicendano personalità dagli stili di scrittura diversi, ma con la stessa volontà di mettere su carta storie graffianti e surreali: Michele Vaccari, Dario De Marco, Francesca Mattei, Beatrice La Tella, Alan Bassi, La Vecchia Verde, Valentina Ramacciotti, Carlo Martello, Ornella Soncini e Lucrezia Pei, Stefano Trucco e Stefano Tevini. Il volume include illustrazioni a colori a opera di Stefano Pirone.

Autrice: Belén López Peiró
Editore: La nuova frontiera
Pagine: 144
Prezzo: 14,90€

 

Non ti fare problemi a indossare i tacchi

Ci sono cose che temiamo così tanto da aver paura di dirle perfino a noi stessi. Abbiamo paura che anche solo pronunciando delle parole possiamo contribuire ad affermare la realtà, una realtà che a volte è davvero orrenda.

Nel suo romanzo d’esordio Belén López Peiró parte proprio da questo: da un silenzio così assordante da dover essere colmato, per far sì «che laddove vi era stato silenzio ora ci fossero grida, grida di dolore, di tristezza».
E infatti, le parole che usa Peirò sono crude, spietate: parole a cui spesso non aveva nemmeno pensato prima di dover raccontare la sua storia, prima di trovarsi di fronte a un foglio di carta bianco e dover scrivere una denuncia di abuso sessuale. Davanti a quel foglio sente che non c’è un linguaggio adatto per descrivere ciò che ha passato e può fare una sola e unica cosa: costruire il suo linguaggio, portare le parole fino al limite, riempirle e svuotarle di significato, lacerarle e ricucirle, inserirle in un nuovo circuito di senso.

Queste parole si riversano nella scrittura come torrenti in piena che stanno per esondare e non si sa quali argini andranno a distruggere. Il gorgoglio di questi torrenti è dato infatti dalle tante voci che partecipano a costruire la narrazione di questo romanzo: la voce sospettosa dei parenti, quella tecnica degli atti giudiziari, quella accusatoria di chi ha coperto l’abuso, quella di chi le ha chiesto perché tornasse ogni estate nella casa dello zio che ha abusato sessualmente di lei dai 13 ai 17 anni.
E tutte queste voci parlano e si intrecciano, ci disorientano, ci fanno mescolare verità e menzogna.
Ma ad un certo punto la sua voce riesce ad emergere sopra il brusio delle altre e, attraverso il potere della scrittura, riesce finalmente a sciacquarsi la bocca da tutte queste parole infette, disgustose, amare.

In Argentina, grazie alla pubblicazione di questo libro, molte donne si sono convinte a sporgere denuncia e il testo è stato adottato nelle scuole e nei corsi di formazione sulla violenza di genere.
Perché il personale è politico e la storia di una diventa la storia di tutte, soprattutto di quelle che non hanno mai potuto trovare le parole per raccontare.

Autrice: Inès Cagnati
Editore: Adelphi
Pagine: 389
Prezzo: 18,00€

Non si può crescere in un paese di paludi, di piogge, di nebbie, di terre livide dove tutto muore, senza rimanerne segnati per sempre: di più, senza assomigliare a quel paesaggio inamabile. Né vivere in una casa fatiscente, sperduta fra boschi, malerbe e acque solitarie, dove anche l’amore è intollerabile violenza, senza desiderare che il mondo intero esploda «in una girandola di sangue».

Nera come una zingara, taciturna come uno strano fiore selvatico, traboccante di rancore e di disprezzo per se stessa, Galla vorrebbe solo andarsene via, lontano dai troppi lutti, dal peso delle innumerevoli sorelle, da un padre abbrutito dal lavoro, dalla madre che ama troppo per sopportarne la dolente presenza. Ma l’unica possibilità di fuga, oltre ai sogni, è la vecchia e fragile bicicletta dal lamento di salamandra morente, e l’unica meta la scuola dov’è interna, a trentacinque chilometri, in città. Un tragitto che separa due vite e due mondi inconciliabili – la pietraia che non dà frutti e le terre miracolate dalla fertilità –, e che un sabato Galla decide di percorrere per rivedere la madre: sarà un giorno di vacanza sinistro e fatale, dove tutto precipiterà, rivelandole il senso di ogni cosa.
Perché il malevolo, straziante paese da cui proveniamo – sembra dirci Inès Cagnati con la sua prosa di insolente intensità – è la carne stessa di cui siamo fatti, e possiamo, se non sbarazzarcene, almeno intravedere nel ricordo le meraviglie di cui era fiorito.

aa.vv.
Editore: Bompiani
Pagine: 288
Prezzo: 25,00€

Visioni, struggimenti, terrori, porte aperte sull’ignoto. Venti scrittori contemporanei per un’ inquietante mappa dei nostri sogni, delle nostre paure e delle nostre ossessioni . Un’ antologia del new weird italiano, un viaggio oscuro agli estremi confini della letteratura.

Con testi di Andrea Zandomeneghi, Dario Valentini, Vanni Santoni, Luca Ricci, Edoardo Rialti, Roberto Recchioni, Laura Pugno, Andrea Morstabilini, Elena Giorgiana Mirabelli, Gabriele Merlini, Francesca Matteoni, Gregorio Magini, Loredana Lipperini, Claudio Kulesko, Luciano Funetta, Carla Fronteddu, Francesco D’Isa, Viola Di Grado, Giovanni Ceccanti, Andrea Cassini.

Autore: Fernando Aramburu
Editore: Guanda
Pagine: 320
Prezzo: 20,00€

Asier e Joseba sono due giovani baschi che, imbevuti di ideologia nazionalista, decidono di lasciare tutto per entrare nell’ETA.

Fernando Aramburu torna al mondo di Patria e questa volta racconta, con umorismo caustico e irriverente, stile veloce e lampi di virtuosismo, l’addestramento alle armi di due ragazzi spediti nella parte basca della Francia, e più precisamente in una fattoria di allevatori di galline: Asier, rigido e disciplinato, e Joseba, timido e impacciato, si sottopongono con spirito all’inquadramento e attendono ordini, sospinti dalla forza cieca delle loro convinzioni. Proprio quando si sentono pronti all’azione (e sono maledettamente stufi di mangiare sempre pollo) l’ETA annuncia in tv la fine della lotta armata e lo scioglimento delle cellule. Che fare? Ventenni e sprovveduti, senza il becco di un quattrino e travolti da eventi più grandi di loro, i due decidono di fondare una nuova organizzazione di cui sono gli unici membri. Sotto una pioggia implacabile, tra furtarelli, sequestri, soldi sottratti impunemente e amicizie inaspettate, i due si trovano ad affrontare un’avventura rocambolesca tra il drammatico e il comico, mentre gli ideali si scontrano sempre più ferocemente con la nostalgia di casa…

Autrice: Han Kang
Editore: Adelphi
Pagine: 205
Prezzo: 12,00€

Una palestra comunale, decine di cadaveri che saturano l’aria di un «orribile tanfo putrido». Siamo a Gwangju, in Corea del Sud, nel maggio 1980: dopo il colpo di Stato di Chun Doo-hwan, in tutto il paese vige la legge marziale. Quando i militari hanno aperto il fuoco su un corteo di protesta è iniziata l’insurrezione, seguita da brutali rappresaglie; Atti umani è il coro polifonico dei vivi e dei morti di una carneficina mai veramente narrata in Occidente. Conosciamo il quindicenne Dong-ho, alla ricerca di un amico scomparso; Eun-sook, la redattrice che ha assaggiato il «rullo inchiostratore» della censura e i «sette schiaffi» di un interrogatorio; l’anonimo prigioniero che ha avuto la sfortuna di sopravvivere; la giovane operaia calpestata a sangue da un poliziotto in borghese. Dopo il massacro, ancora anni di carcere, sevizie, delazioni, dinieghi; al volgere del millennio stentate aperture, parziali ammissioni, tardive commemorazioni.

Han Kang, con il terso, spietato lirismo della sua scrittura, scruta tante vite dilaniate, racconta oggi l’indicibile, le laceranti dissonanze di un passato che si voleva cancellato.

Autrice: Annie Proulx
Editore: Minimum Fax
Pagine: 471
Prezzo: 18,00€

Sono gli anni Quaranta del Novecento. I Blood vivono nelle campagne del Vermont, quasi ignari dei tumulti che attraversano il mondo, e cercano disperatamente di resistere e mandare avanti una fattoria che di anno in anno diventa sempre meno redditizia. Ma all’improvviso nella vita del maggiore dei figli, Loyal, succede qualcosa che cancella di colpo i suoi progetti, costringendolo ad abbandonare tutto ciò che ha. Senza dare spiegazioni Loyal lascia la casa paterna – che in sua assenza non ha alcuna possibilità di sopravvivere – e si mette in viaggio. Trascorrerà così la sua esistenza, trascinato in un interminabile pellegrinaggio da una regione all’altra, da una costa all’altra degli Stati Uniti, guidarlo solo la certezza di non potersi fermare. Nessuno saprà più nulla di lui, a eccezione delle sporadiche cartoline che ha rubato in una pompa di benzina e che periodicamente spedisce a casa.

Queste cartoline sono la testimonianza di cinquant’anni di evoluzione del paese: la finta tranquillità del dopoguerra, le proteste giovanili, l’emancipazione delle donne, i diritti civili, l’avvento dei fast food e della musica rock, la geografia sconvolta dal turismo e dall’edilizia.

Autrice: Can Xue
Editore: Utopia
Pagine: 128
Prezzo: 17,00€

I racconti di questa raccolta indagano l’incanto di una civiltà, quella cinese, in perenne sospensione tra l’antico e il moderno. Portano in sé gli oscuri oracoli di Eschilo e Sofocle, il mistero paranoico di Kafka, il flusso malinconico di Woolf, aggiungendo un nuovo capitolo alla tradizione letteraria dell’irrazionale, in cui i confini restano aperti tra sogno e realtà. L’autrice si sofferma sulla propria infanzia e sulle oppressioni politiche tipiche del suo paese, contrapponendo al mondo adulto della persecuzione il limbo dilatato dell’incoscienza. Denuncia la costrizione dei rapporti familiari, tra madri che si sciolgono in catini d’acqua, come fossero di sapone, perché sommerse dall’odio filiale, coppie che si perdono nel dormiveglia in dimore immense e solitarie, in cui regna un’atmosfera minacciosa, e lucernari che si aprono sui misteri inspiegabili della condizione umana. Pennellate e tasselli che formano una sorta di percorso iniziatico, al termine del quale tutto si risolve in emozioni e sensazioni non esplicitamente descritte, ma evocate. La purezza lirica e l’oscurità grottesca si scontrano e si confondono. La logica cede e il lettore si specchia nella pagina, riflettendo la propria immagine.