Autrice: Jackie Ess
Editore: Pidgin
Pagine: 232
Prezzo: 16,00€

 

“A volte sento il mio cuore come un lungo corridoio in cui ogni porta è chiusa a chiave. Chiusa da pensieri come “disgustoso”, “umiliante”, “pericoloso”, “amaro” o semplicemente dalla castità. La sensazione che si ha esplorando il mio stile di vita è quella di aprire queste porte una alla volta, eccetto l’ultima di tutte, immagino.”

Darryl Cook è un cuckold.

[ndr per chi non naviga troppo su Pornhub: con cuckoldismo o cuckolding si indica la parafilia per cui una persona, consapevolmente e volontariamente, induce il proprio partner a vivere esperienze sessuali con altre persone, allo scopo di riceverne gratificazione sessuale]

Darryl Cook è un cuckold e ci racconta in prima persona cosa vuol dire, cosa si prova. Lo fa con estrema sincerità, umanità, schiettezza, trasformandoci nelle palline che vengono sbattute qua e là nel flipper della sua mente. Quello che ne risulta è un’originalissima ode all’accettazione di sé, all’esplorazione del sesso e al sacrosanto beneficio del dubbio.
Sì, perché Darryl continua a chiedersi fino alla fine chi sia, cosa gli piaccia, perché gli piace quello che gli piace. Si ascolta, sperimenta, non ha delle risposte certe, non è neppure sicuro di trovarle, ma sa che è importante continuare a farsi domande, perché nella ricerca di sé sta una vita sincera, e nella sincerità sta la libertà.

“Bisogna lasciare che le persone siano quello che sono. Superare l’ignoranza e l’odio.”

E noi? Quante porte chiuse a chiave abbiamo nei nostri corridoi? Abbiamo il coraggio di aprirle? E, una volta aperte, riusciamo a mostrarle agli altri?
Non è detto che Darryl di vi aiuterà a spalancarle. Anzi, ci va giù pesante, e non escludo che in alcuni momenti vi turberà non poco, ma volente o nolente vi porterà a fare un giro nel vostro corridoio, controllare quante stanze ci sono e, chissà, magari ad esplorarne qualcuna in più.

“Ho dei problemi? Cavolo sì, sono in bella mostra. Ma sto vivendo la mia verità, o cercando di capire quale sia. Proprio come tutti. Proprio come te.”