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Autor*: Anna Rakhmanku, Mikkel Sommer
Editore: Fandango
Pagine: 144
Prezzo: 18,00€

Dasa Hink aveva una vita come tante: una relazione impegnata e monogama, un cane e il progetto di comprare una casa tutta sua. Fino a quando non decide di assecondare le sue curiosità nascoste e trasferirsi a Berlino. Qui, esplora e valorizza i tratti più esuberanti della sua personalità, abbandona la sua vita “nella norma” e si dedica alla sperimentazione, reinventandosi musicista, regista, performer e dominatrice.

Anna Rakhmanko e Mikkel Sommer raccontano un mondo, per molto alieno, di desideri e piaceri, intimità e fiducia. Il risultato è un ritratto-intervista dolce e allo stesso tempo intenso, esplicito senza essere volgare, con un’estetica delicata e non voyeristica.

Autrice: Liv Strömquist
Editore: Fandango
Pagine: 192
Prezzo: 20,00€

Stavolta è attraverso il prisma dell’astrologia che Liv Strömquist sbeffeggia, col suo consueto umorismo e la sua penetrante ironia, le celebrità e i personaggi pubblici del nostro tempo.

Sapevate che Melania Trump è un Toro – il più concreto e tenace di tutti i segni?

E che Boris Johnson è un Gemelli, il chiacchierone più volubile dello zodiaco?

E sapete qual è il segno così accattivante e affascinante che non ci accorgiamo nemmeno quando si sta prendendo gioco di noi?

Nel nuovo libro di Liv Strömquist scoprirete molte persone diverse, le cui azioni e i cui destini di vita sono spiegati attraverso la lente del loro segno zodiacale: il produttore farmaceutico Arthur Sackler, la pioniera della psicoanalisi Sabina Spielrein, il rapper Flavor Flav, Barney e Betty Hill, la coppia americana che sostenne di essere stata rapita dagli alieni nel 1969, e il designer britannico che ha abbandonato l’umanità per vivere come una capra di montagna sulle Alpi svizzere.

Il libro contiene anche un capitolo dedicato alla compatibilità amorosa tra i segni, un elenco di Acquari deragliati, una spiegazione della misteriosa sottocategoria astrologica nota come “Scorpioni a basso rendimento” e include una preziosa analisi astrologica delle ragioni del comportamento dell’ideologa neoliberista Ayn Rand durante la rottura con l’ex amante e fanboy Nathaniel Branden.

Come nessun altro, Liv Strömquist descrive e rispecchia il mondo in cui viviamo e mette il dito nelle piaghe della società.

a cura di Titti De Simone, Sara Garbagnoli, Francesca R. Recchia Luciani
Editore: Fandango
Pagine: 192
Prezzo: 16,00€

Cosa significa l’espressione “comunità LGBTQIA+”? Esiste davvero qualcosa che può fare da legame per un gruppo eterogeneo come quello formato dalle persone lesbiche, gay, trans, queer, non binarie? Le rivoluzioni del desiderio raccoglie le voci dell3 protagonist3 che hanno animato il Festival e restituisce l’intensità e la radicalità dei dibattiti, delle analisi e delle emozioni che hanno fatto di Sherocco un cantiere di pensiero critico per contrastare i sistemi di potere che opprimono le donne, le persone non straight, le persone razzializzate.

Autor*: Paul B. Preciado
Editore: Fandango
Pagine: 592
Prezzo: 29,00€

Dysphoria Mundi è un diario della transizione planetaria che prende qui la forma di un testo mutante, fatto di saggistica, filosofia, poesia e autofiction.

Preciado, malato di Covid e rinchiuso nel suo appartamento, attinge a tutti i generi per raccontare un mondo in cui i diversi orologi si sono sincronizzati al ritmo del virus, ma anche del razzismo, del femminicidio, del riscaldamento globale e descrive le modalità di un presente rivoluzionario: non qualcosa che è accaduto in un passato mitico o che accadrà in un futuro messianico, ma qualcosa che sta avvenendo.

Una sorta di taccuino filosofico-somatico di un processo di mutazione planetaria in atto.

Ciò che è accaduto durante la crisi covid su scala globale, segna per l’autore l’inizio della fine del realismo capitalista e introduce un nuovo paradigma epistemico.

Se la modernità disciplinare raccontata da Preciado era caratterizzata dall’isteria, se il fordismo, erede del dopoguerra e della rivoluzione psicanalitica, era schizofrenico, allora il neoliberismo cibernetico è disforico.

Preciado si afferma qui come uno dei più importanti filosofi internazionali del momento, e riesce a consegnare, come ha affermato Judith Butler, un libro “monumentale”, un opera-mondo dove l’autore ripercorre i cambiamenti che si stanno producendo in tutte le sfere sociali, politiche e sessuali.

Un libro essenziale per comprendere il presente e ancor di più per entrare nel futuro.

Autrice: Virginie Despentes
Editore: Fandango
Pagine:
Prezzo: 22,00€

“Caro stronzo, Ho letto quello che hai pubblicato sul mio profilo ig. È come se un piccione mi avesse cacato sulla spalla. Ti insozza, ed è molto sgradevole. Uè uè uè sono una piccola sfigata che non interessa a nessuno e che frigna come un chihuahua perché sogna di essere notata. Gloria ai social: l’hai avuto, il tuo quarto d’ora di gloria. La prova: ti sto scrivendo.”

Virginie Despentes torna al romanzo dopo il trionfo della trilogia Vernon Subutex con le sue Relazioni Pericolose ultra-contemporanee.

Un romanzo di rabbia e consolazione, furia e accettazione, Caro stronzo presenta una galleria di ritratti di esseri umani impegnati come meglio possono ad armeggiare con le loro ansie, nevrosi, complessi, vergogne interiori, paure e dipendenze da conflitti di ogni tipo.

Immersi in un universo in cui Internet ha un profondo impatto nei comportamenti e nelle vite delle persone, i protagonisti producono, attraverso una relazione epistolare intangibile, un legame solidale, di mutuo sostegno, per non ricadere nella tentazione di bere, di farsi o giocare d’azzardo.

Despentes ha scritto il romanzo dell’era moderna.

Autrice: Sara Ahmed
Editore: Fandango
Pagine: 352
Prezzo: 22,00€

“Può essere difficile ricordarsi di essere diventata femminista, se non altro perché è difficile ricordare un tempo in cui non ti sei sentita tale. È possibile essere sempre stata così, essere femminista da sempre?”

Un’antologia di scritti su femminismo, emozioni, colonialismo, sessismo e violenza di genere per scoprire una delle più importanti pensatrici mondiali. Perché parlare ancora di sessismo? Cosa significa essere una femminista guastafeste? Come trasformare il lamento in denuncia e la denuncia in testimonianza? Come possiamo imparare il linguaggio della diversità?

A queste e altre domande tentano di rispondere i saggi scelti di Un’altra cena rovinata, curata da Michela Baldo ed Elia A.G. Arfini, che firmano il saggio introduttivo della raccolta tradotta da feminoska e Michela Baldo. Conoscere il pensiero intersezionale di Sara Ahmed significa entrare in un mondo dove il sessismo, il colonialismo, il razzismo e la violenza di genere vengono analizzati e decostruiti per proporre strumenti adeguati a riconoscerli e superarli.

Con questa antologia sarà possibile avere un compendio delle opere più importanti di Sara Ahmed, una piccola avanguardia per introdurre in Italia la sua filosofia ribelle e per non ritrovarci più le “sole femministe guastafeste al tavolo”.

Autrice: Tamara Tenenbaum
Editore: Fandango
Pagine: 144
Prezzo: 15,00€

 

In Tutte le nostre maledizioni, Tamara Tenenbaum, scrittrice e filosofa femminista argentina, autrice de La fine dell’amore, racconta la vita di una ragazza nata e cresciuta nella comunità ebreo-ortodossa a Buenos Aires e da essa più o meno fuoriuscita. Dipinge piccole storie, vite riassunte in tre, quattro righe, mentre va avanti o ristagna quella della protagonista: una bambina, poi ragazza, poi adulta, che prova a pensare da sé. Persino la morte del padre, ucciso in un attentato, è elaborata con poche, precise parole, anch’esse lontane dai percorsi canonici del lutto.

Ma pensare da sé non è impresa facile: Tamara fraintende e sragiona, le sfuggono contraddizioni e trame latenti nel quotidiano.

Come districarsi, in un mondo che, tanto dentro quanto fuori dalla fede, non fa altro che imporre riti e dogmi? Come spiegarsi comportamenti umani, la cui origine è remota nel tempo, e i cui legami con l’oppressione sono spesso occulti? Smontando e sviscerando cerimonie, disarticolando la normalità, irridendo persone, oggetti e luoghi, ma soprattutto se stessa: la capacità di ragionare sulla sensazione e di metterla a nudo, di dubitare di quel che fa sentire comodi e di quel che, al contrario, scomoda è il fulcro della scrittura di Tenenbaum.

È la presa di coscienza, femminista innanzitutto, a spiegare le ragioni degli eventi: quanto più piccoli, maggiore il loro peso.

Autrice: Warsan Shire
Editore: Fandango
Pagine:
Prezzo: 16,00€

 

Nata in Kenya da famiglia somala fuggita dalla guerra civile, quando aveva appena un anno Warsan Shire e la sua famiglia si trasferiscono a Londra.
Il suo primo libro di poesie, del 2011, Teaching My Mother How to Give Birth (Insegnando a mia madre come partorire) colpisce l’interesse della cantante e attrice Beyoncé, che le chiede di scrivere alcune poesie per il suo videoclip Lemonade.
Da allora la carriera di Warsan Shire, che vive a Los Angeles, è in continua ascesa. Benedici la figlia cresciuta da una voce nella testa raccoglie i versi degli ultimi dieci anni di vita dell’autrice, in cui le sue elettrizzanti poesie hanno la risonanza dei classici.

Ispirata dalla sua vita e dalle sue origini, come anche dalla cultura pop e dall’attualità, Shire canta la dignità, riscattandola, delle vite di immigrati, madri e figlie, donne nere e ragazze adolescenti.
E se le sue poesie spesso sono forti – affrontando temi come la nostalgia dei rifugiati, la violenza della guerra e la mutilazione dei genitali femminili –, la sua scrittura resta incredibilmente seducente.

In versi esplosivi, pieni di dolore e sofferenza, ma anche di grande vitalità, Shire ci parla di cosa vuol dire abitare un corpo di donna, di disturbi dell’alimentazione, di ossessioni compulsive, e tensioni irrisolte con la fede di appartenenza.

Autore: Mohammed El-Kurd
Editore: Fandango
Pagine: 155
Prezzo: 16,00€

Poeta, scrittore e giornalista, Mohammed El-Kurd attraverso i suoi articoli e post online ha fornito al mondo una finestra sulla vita sotto occupazione a Gerusalemme Est, aiutando a stimolare un cambiamento internazionale nella retorica riguardo al conflitto israelo-palestinese.

Rifqa, la sua prima raccolta, si inserisce di diritto nella tradizione della poesia resistente palestinese e raccoglie il testimone di grandissimi autori e autrici come Fadwa Tuqan, Rashid Hussein, Mahmoud Darwish e Ghassan Kanafani, che hanno svolto, e svolgono ancora, un ruolo significativo nel forgiare un fronte internazionale contro il colonialismo e l’imperialismo nel mondo.

Ogni giorno, dopo la scuola, la nonna di Mohammed El-Kurd lo accoglieva sulla porta di casa con un mazzo di gelsomini. Il suo nome era Rifqa: era più antica dello stesso Israele ed era un’icona della resilienza palestinese.

Le poesie ripercorrono l’esilio di Rifqa da Haifa fino all’attuale espropriazione della sua famiglia a Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme Est, mostrando l’orrore ciclico e implacabile della Nakba.

L’edizione italiana è arricchita da tre testi in prosa che raccontano la lotta degli abitanti di Sheikh Jarrah e che l’autore ha scritto per The Nation e per The Guardian.

L’esordio di El-Kurd mostra definitivamente che la lotta palestinese è una rivoluzione e che la libertà d’espressione può sconfiggere la paura.

Autrice: Virginie Despentes
Editore: Fandango Libri
Pagine: 270
Prezzo: 19,00€

Amalgama di giallo e pornografia, Virginie Despentes ci trasporta, in questo suo secondo, spietato romanzo nelle atmosfere inquietanti di Lione e del quartiere bohémien Croix-Rousse.

La protagonista, Louise Cyfer, puttana e “cagna”, lavora come spogliarellista all’Endo, locale notturno dove le passioni più sfrenate si consumano, e che appartiene a un’organizzazione criminale quasi esclusivamente femminile con a capo la Regina Madre.

La routine opprimente del locale – i gesti ripetuti, la pantomima quotidiana –, viene sconvolta dall’assassinio selvaggio di Stef e Lola, colleghe di Louise, ferocemente mutilate. Sulle tracce dell’assassino, Louise conosce il misterioso Victor, crudele manipolatore che le infligge dolore e piacere, per poi abbandonarla.

Smarrita, disperata, perso il controllo su di sé e sui suoi amori, Louise erra per una Lione sempre più ristretta, senza cielo, soffocante e chiusa come in un cubo di Francis Bacon e solo nelle ultime pagine finirà per sciogliere l’orrendo enigma.

Il colore del sangue si fa nero. Peep-show, puttane e maschere, dunque. Nella dimensione asettica della “cabina” ognuno esibisce qualcosa di diverso da quel che è, ci si parla attraverso il vetro, le tende scendono sempre troppo presto, e quello che finiamo per scoprire non ha niente a che vedere con quello che viene rappresentato…

Anche le bambole, quando parlano e si tolgono il trucco, non hanno l’aspetto che pensavamo di conoscere di loro.