Tag Archivio per: il saggiatore

Autore: David Bowie
Editore: Il saggiatore
Pagine: 64
Prezzo: 9,00€

Essere ribelli – raccolta di pensieri, visioni e confessioni – è uno spazio multiforme in cui David Bowie apre il suo universo, riscrive la leggenda che da sempre avvolge i suoi lavori, le sue personalità, e innesca un dialogo con chiunque abbia il coraggio di stare di fronte al suo sguardo.

Per Bowie, essere ribelli, vivere appassionatamente un continuo sentimento rivoluzionario, desiderare di sovvertire il proprio tempo, immaginarlo con nuove forme, nuovi suoni, si traduceva in un’unica esigenza: essere felici. Non gli importava il modo in cui l’avrebbe raggiunta, la felicità, se attraverso le droghe, la musica, il cinema, i libri, perché era sicuro che il suo viaggio sarebbe terminato solo quando la sua aspirazione sarebbe stata appagata. Anche solo per un giorno.

«Penso che la mia musica non sia mai stata considerata soltanto musica»

In dialogo con lo scrittore Gabriele Merlini, Dio (sì, avete capito bene) ci parlerà di come il mito della caverna di Platone sia il prodotto di una visione dovuta a una bevanda allucinogena, di come il Superuomo fosse drogato dai farmaci di cui abusava il suo Nietzsche e di come alcuni dei testi più importanti di Sartre siano stati scritti ingoiando dieci pasticche di anfetamina al giorno.

In Storia stupefacente della filosofia Alessandro Paolucci ci conduce in un curioso viaggio nella filosofia attraverso le sostanze consumate dai suoi più eminenti protagonisti: dagli esperimenti con l’hashish di Walter Benjamin a quelli con la cocaina di Sigmund Freud, dalla probabile tossicodipendenza dell’imperatore filosofo Marco Aurelio all’LSD che Ernst Jünger assumeva insieme all’amico Albert Hofmann.
Storia stupefacente della filosofia è nel contempo un compendio di idee rivoluzionarie e un’accurata ricostruzione biografica del lato più umano della speculazione teorica. Il racconto delle avventure (e disavventure) lisergiche che le più eccelse menti di tutti i tempi hanno affrontato mentre si spingevano oltre le colonne d’Ercole dell’immaginario con ogni mezzo e a ogni costo; compresa la repentina fuga dall’allucinazione di un’aragosta gigante.


Alessandro Paolucci, nato a Foligno (PG) nel 1981. Ora lavora nell’ambito della comunicazione digitale, durante l’infanzia ha letto pochi romanzi, ma ha scoperto che gli piacevano i fumetti e i libri sui serpenti. A vent’anni ha scoperto la filosofia e ci si è laureato. A trent’anni dopo una lunga riflessione, ha scoperto di essere Dio e ne ha creato un marketing.

Gabriele Merlini (Firenze 1978) ha pubblicato il romanzo Válečky o guida sentimentale alla Mitteleuropa e curato le antologie Selezione Naturale. Storie di premi letterari e Odi. Quindici declinazioni di un sentimento (Effequ 2013 – 2017). Scrive di musica e cultura per Rockerilla. Suoi racconti, recensioni e interviste sono apparsi su magazine e quotidiani tra i quali L’Indiscreto, minima & moralia, Nazione Indiana, Sentireascoltare, Corriere Fiorentino.

 

La presentazione di Storia stupefacente della filosofia rientra nella rassegna SalTo a Firenze organizzata da Alice Storyteller e L’ornitorinco con il patrocinio del Salone del Libro di Torino

aa.vv.
Editore: Il Saggiatore
Pagine: 304
Prezzo: 19,00€

Che cosa significa essere liberi? Potere uscire di casa tutti i giorni quando si vuole, mangiare a qualunque ora del giorno e della notte, andare a correre in un parco, a scalare una montagna, a fare un tuffo nel mare, fare l’amore con la persona che si desidera ogni volta che se ne ha l’occasione. E come si fa a essere liberi quando ciascuna di queste cose è negata?
Una risposta provano a darla i detenuti del carcere di Frosinone con i testi che formano questa antologia. Composto durante il laboratorio di scrittura ideato e condotto da Ivan Talarico, nell’ambito del progetto Fiorire nel pensiero curato e ideato da Federica Graziani, questo insieme di racconti, brevi autobiografie, pagine diaristiche, lettere, surrealistici «cadaveri squisiti» e altri esercizi letterari rappresenta una rottura delle pareti che separano l’esterno del carcere dalla realtà al suo interno, permettendo sia a chi legge sia a chi scrive di abitare insieme uno spazio di confronto e vicinanza: quello della letteratura.

Uno spazio di libera espressione nel quale gli autori danno voce al proprio passato, ai propri sogni e alle proprie paure, descrivono gli ambienti della prigione e le planimetrie di città immaginarie, inventano storie a partire da una fotografia e si reinventano come personaggi di finzione, condividono ricordi e parlano di amore e di morte, di errori commessi e di scelte fatte con coraggio.

Tag Archivio per: il saggiatore

Nessun risultato

Spiacente, nessun articolo corrisponde ai tuoi criteri