Tag Archivio per: nn editore

Autrice: Violet Kupersmith
Editore: NNeditore
Pagine: 432
Prezzo: 20,00€

Winnie ha vent’anni e dagli Stati Uniti si trasferisce in Vietnam, il paese del padre, per insegnare inglese e anche per trovare la sua strada, in un luogo dove spera di sentirsi più accolta. Ma a Saigon le cose non vanno nel verso giusto: Winnie è negligente al lavoro, non stringe amicizie, beve troppo e tende a nascondersi, a sottrarsi alla vista degli altri, finché la città diventa un labirinto in cui si perde fino a scomparire, in modo misterioso. Però in Vietnam niente scompare davvero: lo sa Long, che si mette alla ricerca di Winnie, e lo sa anche Tan, che invece vive nel terrore del ritorno di Binh, la ragazza che ha sempre amato. Dalle loro vicende si dipanano fili sottili che ricostruiscono l’identità di un paese spezzato e cangiante, dove l’irrazionale irrompe nel quotidiano e il passato rinasce nel presente, robusto come le radici dell’albero della gomma.

Costruisci la tua casa intorno al mio corpo è un vertiginoso romanzo d’avventura dalle tinte horror e fantasy, un puzzle di desideri inconfessabili e corpi posseduti, di spiriti e magia, ma anche di riscatto e amore. E con la carica ipnotica dei sogni, ci svela come ogni aspirazione all’oblio può tramutarsi in una preziosa occasione di rinascita.

Autrice: Liz Moore
Editore: NN Editore
Pagine: 288
Prezzo: 19,00€

Dire le cose a voce alta le rende pericolose

“Io l’ho sempre pensato: le persone, quando mangiano, fanno davvero tenerezza. Le labbra piene di desiderio, le mascelle rilassate, il tremito e la perdita di controllo, gli sguardi colpevoli al compagno o agli sconosciuti. […] Guardar mangiare gli altri mi dà molta gioia. Ed è l’unico momento in cui riesco a perdonarmi per quello che sono diventato”

Ho letto Il peso di Liz Moore in due giorni.
Sono due storie, tra cui si viene rimbalzati, unite tra loro da una persona che fa da denominatore comune. Da una parte un uomo di mezza età che da oltre dieci anni non esce di casa: diventato disperatamente obeso, si trascina dal divano alla cucina, vivendo immerso tra scatole vuote e avanzi di cibo. Dall’altra un attraente ragazzo delle superiori, promessa del baseball, schiacciato dal peso di una madre perdutamente alcolizzata.

È un libro che mi ha cambiato la vita, ha una storia avvincente, sentivo il bisogno di sottolinearlo tutto? No. Eppure non sono riuscita a staccarmene.

Mi sono chiesta allora se volessi consigliarlo, come consigliarlo, se fosse un buon libro, e, in caso, cosa lo rendesse tale. Ci ho riflettuto a lungo e alla fine ho capito. L’empatia. È un libro che ha la capacità rara, preziosa, e così essenziale al giorno d’oggi, di far provare una profonda empatia verso i suoi protagonisti, anche se lontanissimi da noi.

Mi sono ritrovata nel corpo di un uomo di duecento chili, quasi incapace di muoversi, e non ho provato pietà o disgusto, ma ho sentito e fatto mia tutta la sua rassegnazione, la compassione verso sé stesso, l’imbarazzo di fronte agli altri, la compiacenza davanti ad ogni nuovo pasto. La sua solitudine.
Così come mi sono adattata al corpo atletico di un adolescente che si trova troppo presto ad essere genitore di sua madre e di sé stesso. Ho provato la sua vergogna, la voglia di scappare, tutto l’amore che lo lega, ancora, sempre, a chi dovrebbe occuparsi di lui ma non ci riesce. La sua solitudine.

Non diventerà il libro della vita, ma mi ha dato due corpi che non sono il mio e mi ha permesso di comprenderli.
Senza giudizio, solo empatia.
Che forse è l’unica cosa di cui abbiamo davvero bisogno.