Autore: Gian Marco Griffi
Editore: Laurana
Pagine: 816
Prezzo: 22,00€
Chivasso è sulla strada per l’Islanda?
Metto le mani avanti: qualsiasi cosa io possa provare a scrivere su Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi non riuscirà a rendergli giustizia.
È uno di quei libri per cui ringrazi la vita che esista la letteratura.
Sì, se non si era capito, il livello del mio entusiasmo è strabordante. Perché erano anni che non mi imbattevo in qualcosa di così completo, contemporaneo ma con la potenza del classico, con quella prosa ricca, desueta, ricercata, che sembrava esaurita con il secolo scorso.
Piemonte, 1944. La Repubblica Sociale Italiana è nata da qualche mese, e a Cesco Magetti, soldato della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria, viene ordinato di redigere una mappa delle ferrovie del Messico. Tempo a disposizione: una settimana.
Lo sfondo è quello della Seconda Guerra Mondiale: ci sono i nazisti, i disertori, i fascisti, i partigiani, ma ci sono anche un cartografo poeta samoano che vive nel Monferrato, un becchino trombettista che costruiva binari in Sudamerica, c’è Eva Braun, che costringe Hitler a giurare sui suoi baffi, c’è una circense che ha il corpo completamente tatuato, davanti con la vita che ha vissuto e dietro con quella che avrebbe voluto vivere, ci sono i poeti frenatori avanguardisti, Tina Modotti e Jorge Luis Borges.
C’è Steno, che si arruola con i partigiani per sposare la donna che ama in una terra che sia libera.
C’è Tilde, che pensa valga la pena vivere e morire solo per i vichinghi, e che fotografa l’effimero e l’irrisorio.
O, se volete, è tutto soltanto la storia di un terribile mal di denti.
“Essere lirici e ironici è la sola cosa che ci protegge dalla disperazione assoluta” dice Tilde.
Esattamente come questo libro: Ferrovie del Messico è lirico e ironico, e se nel 2022 esiste qualcuno che sa scrivere così, vuol dire che forse, almeno per il momento, c’è ancora salvezza.
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Il Messico sta con noi o contro di noi?
Che?
Il Messico, Dalmasso. La nazione. Sta con noi o contro di noi?
Mi guardò con occhi accesi e quasi compassionevoli.
Contro, disse. Contro. Con noi non sta più nessuno, Magetti. Chi vuoi che ci stia, con noi? Non lo vedi come siamo sistemati? Nemmanco noi stiamo con noi.